Veronica Papa

Come la mia vita è cambiata, dalla ginnastica artistica, al trampolino elastico, fino ad arrivare ai tuffi dalle grandi altezze.  

 

IL NUOVO MONDO DEI TUFFI

L'adrenalina che si prova non si può spiegare.

Sappiamo che è pericoloso, ma un tuffo nel vuoto di una ventina di metri è come volare...ne vale la pena.

E come dice il nostro capitano Alessandro De Rose: "Nel momento in cui stai salendo sulla piattaforma, da un certo punto di vista, ti vien voglia di dire "ma chi me l'ha fatto fare", anche perché non siamo completamente fuori di testa. Quindi la prima sensazione che si ha è di paura. Lo dico io ma lo possono confermare anche tuffatori con molta più esperienza di me, anche perché la paura è una costante nel nostro sport. Superato questo primo momento di paura, inizia la fase della concentrazione, un momento di connessione totale tra mente e corpo. Quindi cerchi di ripassare mentalmente il tuffo, in maniera dettagliata, e lo fai attraverso la concentrazione e l'immaginazione, diciamo che fai un po' di training autogeno. Poi arrivi sulla piattaforma ed inizi a pensare ad un piccolo dettaglio: annulli tutto ciò che hai intorno, la gente, la paura, svuoti la testa e inizi a pensare solo ad un piccolo dettaglio. Ad esempio "salta forte", oppure "stai duro nell'avvitamento". Devi curare solo quel piccolo dettaglio, il resto diventa un automatismo"."


Chi sono

Il mio nome è Veronica Papa, studio per diventare un tecnico di radiologia, ma la mia vita è incentrata essenzialmente attorno allo sport.

Ho iniziato presto a fare ginnastica artistica.

Un po' per gioco, perché mamma non voleva vedermi stravaccata nel divano a guardare i cartoni animati.

Ho iniziato in una piccola palestra, poi mi sono spostata in una struttura più grande e più attrezzata. Ad un certo punto della mia carriera ho subito un infortunio alla spalla... e di lì a poco è diventato impossibile continuare...

Cosí ho scelto il trampolino elastico.
 Uno sport che mi ha insegnato che per volare non servono le ali.

Purtroppo però la vita mi ha messo davanti innumerevoli difficoltà.... infortuni su infortuni, stop forzati, continue riabilitazioni...
Poi arrivò il giorno in cui il mondo mi crollò letteralmente addosso... una delle persone più importanti della mia vita è scomparsa...

Non volevo più uscire, non volevo andare più in palestra, non volevo vedere nessuno... volevo scomparire anche io...

Ma la passione per questo sport mi ha salvata...

Dopo settimane di stop sono ritornata più forte di prima. Più determinata di prima.

Pronta a saltare. A spingere sempre di più.

Con un unico obiettivo prendere una stella, e portarla giù, anche solo per un secondo.

Mi sono ripresa ciò che era mio.

Portando a casa un bronzo syncro alla coppa del mondo giovanile, un'altra medaglia d'oro e una d'argento all' International Cup in Bulgaria.

Devo ammettere però di essere arrivata più volte a dire:

-Ma chi me lo fa fare?

-Ma tutti questi sacrifici che faccio hanno un senso? Dormire 4 ore per notte (perché tra allenamenti e studio le ore per riposare si riducono sempre di più), dire ""no", stasera non posso perché domani ho allenamento presto"..., a volte sacrificare la vita personale, le amicizie...

Vi posso assicurare che rifarei qualsiasi scelta, qualsiasi sacrificio!

Perché lo sport è questo... lo sport è un dare e avere, lo sport ti insegna la disciplina, lo sport ti aiuta ad affrontare la vita di ogni giorno, ma soprattutto ti insegna che volere è potere!

Dopo due anni lontana dai campi gara a causa di due brutti infortuni, nel gennaio 2020 ho ricevuto la chiamata da uno dei direttori tecnici della nazionale di tuffi dalle grandi altezze (20m); vista la somiglianza tra le due discipline e le tecniche pressoché identiche, mi ha proposto di entrare a far parte della squadra nazionale, in preparazione agli EUROPEI DI ROMA 2022.

Centimetro dopo centimetro, metro dopo metro sono riuscita a salire fino a 20m.

Ho lavorato in silenzio, a testa basta e con una maniacale ossessione.

Quella stessa ossessione mi portò a scrivere un pezzo di storia, diventando la seconda HIGH DIVER DONNA della storia italiana.

Non è stato per niente facile, ma in fondo... le cose facili a me non sono mai piaciute!

Mollare è sempre la strada più semplice, ma bisogna insistere, resistere per conquistare ciò che sembra impossibile.


VIVERE E NON SOPRAVVIVERE!


MEDAGLIERE

TUFFI GRANDI ALTEZZE:


-1º posto EUROPEO di squadra nella classifica per nazioni 2022 

-8º posto EUROPEO 2022

TRAMPOLINO ELASTICO:


-1°posto syncro INCONTRO INTERNAZIONALE BULGARIA (independence CUP) 2018

-2°posto individuale INCONTRO INTERNAZIONALE BULGARIA (independence CUP) 2018

-3°posto CAMPIONATO ITALIANO DI CATEGORIA GOLD 2018

-4°posto individuale COPPA DEL MONDO GIOVANILE 2018

-3°posto syncro COPPA DEL MONDO GIOVANILE 2018

-3° posto CAMPIONATO ITALIANO DI CATEGORIA GOLD 2016


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BRIVIDI AZZURRI 

IN VOLO VERSO ROMA 2022

Lo sport mi ha dato una ragione di vita, mi ha dato un motivo per andare avanti nonostante i numerosi ostacoli che il destino ha voluto brutalmente mettermi davanti.

Per me lo sport è sacrificio, è costanza, è perseveranza.

Se mi dovessi descrivere con una parola sceglierei sicuramente la parola "perseveranza"...

Ho iniziato questo percorso con i tuffi dalle grandi altezze nel gennaio 2020, solo un anno e mezzo fa, grazie ad un progetto della Federazione italiana nuoto (FIN). Sin all'inizio di questo percorso avevo ben chiaro quale fosse il mio obbiettivo.... L'EUROPEO di Roma 2022.

Le settimane, i mesi passavano e quell'obbiettivo era un pensiero fisso.

Era diventato un'ossessione.

I sacrifici che ho dovuto affrontare sono stati veramente tanti, mi sono trasferita a Trieste, lasciando tutto e tutti... il mio futuro marito, la mia famiglia, i miei amici, sono stata costretta a mettere in secondo piano il mio percorso universitario.

In un primo momento non è stato facile perchè ho dovuto "assimilare" tutte quelle basi di tuffi regolari che già gli altri ragazzi ovviamente avevano (io ero l'unica del progetto tuffi grandi altezze che non veniva dai tuffi, ma dalla ginnastica artistica).

Ma ad oggi posso dire di aver avuto il mio riscatto.

Dopo anni di sacrifici dedicati allo sport, questa convocazione in maglia azzurra per una competizione in casa mi ripaga di ogni sforzo fatto.

Sono riuscita a vincere questa scommessa con me stessa.

Sono entrata per la prima volta in una piscina di tuffi nel gennaio 2020, non mi ero mai "affacciata"a quell'ambiente, e non avevo mai praticato nessuno sport acquatico.

Ma già dal primo istante mi resi conto che questo sport mi avrebbe regalato un'adrenalina e delle emozioni indescrivibili.

C'è una frase che mi disse il nostro capitano "Alessandro De Rose" quando arrivai in piscina per la prima volta:

"Attenta che questo sport da dipendenza, quando sarà il tuo momento e salirai fino a 20m non riuscirai più a farne a meno e vorrai fare sempre più tuffi"

Vi posso assicurare che aveva pienamente ragione!


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Vivere e non sopravvivere

Veronica Papa

Soli 24 anni, ma un turbinio di emozioni e momenti da ricordare e raccontare.

Sport, intrecci amorosi, tragedie, rinascite e traguardi raggiunti, con l'apice degli Europei2022 a Roma.

"Conoscerai un grande dolore e nel dolore sarai felice. Eccoti il mio insegnamento: nel dolore, cerca la felicità".

I lettori più esperti avranno sicuramente riconosciuto questa celebre frase di Dostoevskij.

Vi starete chiedendo cosa c'entra Dostoevskij con questo libro?

Ebbene, se ci tenete a scoprirlo, addentratevi nella lettura e vi assicuro che ne varrà la pena.

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